Javier Marias attacca Mou
"E' uno sciamano da sagra"
Lo scrittore spagnolo, tifoso del Real, accusa il tecnico portoghese: "E' un individuo che non sa di calcio e schiaccia i suoi giocatori sotto un regime di terrore"
MADRID, 17 maggio 2011 - Un attacco frontale, un dato curioso. Parliamo di Real Madrid: di passioni e valori traditi, e di maniere differenti di fare (tanti) gol. Protagonisti: da una parte Javier Marias e José Mourinho (con Florentino Perez in sottofondo), dall’altra Hugo Sanchez e Cristiano Ronaldo.
UNO SCIAMANO DA SAGRA — Questo il titolo del commento dello scrittore madrileno e madridista apparso sulle colonne del Pais Semanal. L’autore di Domani nella battaglia pensa a me partendo dai ricordi di tempi diversi si lancia in una durissima critica ai metodi, allo stile e alla personalità dell’allenatore portoghese, reo di aver rovinato l’immagine del Madrid e averne contaminato i nobili valori avvelenando tutto ciò che lo circonda. “Florentino Perez sarà una lince nei suoi affari però sta dimostrando di essere un uomo poco intelligente per essersi consegnato a uno sciamano da sagra come Mourinho, una persona ancora meno intelligente di lui. Un individuo che non sa di calcio e che tratta il Madrid senza attenzione, che non ha remore nel tradire la sua centenaria tradizione né nello sporcarlo con una macchia che sarà difficile cancellare. Il suo Madrid è una squadra con buoni giocatori ai quali chiede di giocare in maniera brutta e cattiva; con attaccanti eccellenti a cui, nelle partite chiave, non permette di attaccare; con giocatori d’onore – la maggioranza – che obbliga a comportarsi in maniera brutale e disonesta; giocatori che, grazie al suo noto e infinito risentimento e al suo potere quasi assoluto, schiaccia sotto un regime di terrore”. Marias arriva a prospettare una drastica soluzione finale: “Mourinho è arrivato a rovinarmi persino le vittorie. Non penso che ci riesca, però è certo che se lui continua qui dovrò provare a diventare di un’altra squadra, provvisoriamente. Sono ineciso tra l’Athletic Bilbao, la Real Sociedad o, l’inimmaginabile: l’Atletico Madrid”.
Filippo Maria Ricci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
"E' uno sciamano da sagra"
Lo scrittore spagnolo, tifoso del Real, accusa il tecnico portoghese: "E' un individuo che non sa di calcio e schiaccia i suoi giocatori sotto un regime di terrore"
MADRID, 17 maggio 2011 - Un attacco frontale, un dato curioso. Parliamo di Real Madrid: di passioni e valori traditi, e di maniere differenti di fare (tanti) gol. Protagonisti: da una parte Javier Marias e José Mourinho (con Florentino Perez in sottofondo), dall’altra Hugo Sanchez e Cristiano Ronaldo.
UNO SCIAMANO DA SAGRA — Questo il titolo del commento dello scrittore madrileno e madridista apparso sulle colonne del Pais Semanal. L’autore di Domani nella battaglia pensa a me partendo dai ricordi di tempi diversi si lancia in una durissima critica ai metodi, allo stile e alla personalità dell’allenatore portoghese, reo di aver rovinato l’immagine del Madrid e averne contaminato i nobili valori avvelenando tutto ciò che lo circonda. “Florentino Perez sarà una lince nei suoi affari però sta dimostrando di essere un uomo poco intelligente per essersi consegnato a uno sciamano da sagra come Mourinho, una persona ancora meno intelligente di lui. Un individuo che non sa di calcio e che tratta il Madrid senza attenzione, che non ha remore nel tradire la sua centenaria tradizione né nello sporcarlo con una macchia che sarà difficile cancellare. Il suo Madrid è una squadra con buoni giocatori ai quali chiede di giocare in maniera brutta e cattiva; con attaccanti eccellenti a cui, nelle partite chiave, non permette di attaccare; con giocatori d’onore – la maggioranza – che obbliga a comportarsi in maniera brutale e disonesta; giocatori che, grazie al suo noto e infinito risentimento e al suo potere quasi assoluto, schiaccia sotto un regime di terrore”. Marias arriva a prospettare una drastica soluzione finale: “Mourinho è arrivato a rovinarmi persino le vittorie. Non penso che ci riesca, però è certo che se lui continua qui dovrò provare a diventare di un’altra squadra, provvisoriamente. Sono ineciso tra l’Athletic Bilbao, la Real Sociedad o, l’inimmaginabile: l’Atletico Madrid”.
Filippo Maria Ricci
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