Wednesday, 16 February 2011

L'Arsenal fa il miracolo. Barça battuto in rimonta




L'Arsenal fa il miracolo
Barça battuto in rimonta
Incredibile vittoria dei Gunners 2-1 sui catalani: avanti con Villa fino a un quarto d'ora dalla fine gli uomini di Guardiola subiscono i gol di Van Persie e Arshavin
LONDRA (Gb), 16 febbraio 2011 - E ora qua ci vuole un'altra "remuntada" per il Barcellona. Meno epica rispetto a quella - non riuscita - contro l'Inter nella scorsa edizione di Champions, certo; ma se i blaugrana non batteranno l'Arsenal per 1-0 o con due gol di scarto dovranno salutare la compagnia. L'incredibile, e cioè una sconfitta dei catalani in stagione, è successo: è solo la terza volta che il Barça perde da settembre (le altre due squadre a riuscire nell'impresa furono l'Hercules in campionato e il Betis in Coppa del Re), ma questa volta fa malissimo. Bravi i Gunners a non mollare nemmeno con il morale sotto i tacchi dopo il vantaggio segnato da Villa: Van Persie e Arshavin, gli eroi di una serata che potrebbe diventare ancora più dolce l'8 marzo, quando ci sarà il ritorno.

CAMBI DECISIVI — Bravo l'Arsenal e bravo Wenger, innanzitutto. Perchè i cambi hanno fatto la differenza, su entrambi i fronti. Guardiola sull'1-0 toglie Villa, autore del gol, e mette Keita: il segnale è "l'1-0 va bene, pensiamo a coprirlo". Il suo collega, sulla panchina opposta, toglie Song, martello di centrocampo nervosetto e già ammonito, e mette Arshavin, un fantasista. Qui il messaggio è opposto: "Giochiamocela, poi come va va". Poco dopo, fuori anche Walcott, che dopo un inizio scoppiettante stava iniziando a sparare a salve, e dentro un centravanti vero: Bendtner. Che non è un fenomeno ma lascia più libertà di movimento a Van Persie.

villa spietato — Gli effetti si vedono subito. La squadra che ne risente di più è il Barcellona, perché Villa stava facendo a fettine la retroguardia dei padroni di casa. Molto più di un Messi a fasi alterne: anche se la rete del "Guaje" era nata proprio da una palla parlante, d'esterno sinistro, dell'argentino. Assist sul filo del fuorigioco (una costante nel primo tempo con la difesa dell'Arsenal spesso troppo alta e facilmente aggirabile) e destro sull'uscita di Szczesny. Insomma, invece di togliere uno dei migliori, perché non lasciare tutto invariato?


Szczesny blocca la palla sui piedi di Messi. Epa fabregas controllato bene — Il vantaggio del Barça, come spesso succede, ha l'effetto del bromuro sulla partita. Tra possesso-palla irritante (per gli avversari, con ammonizioni frutto di frustrazione) e verticalizzazioni sontuose, l'Arsenal ci capisce poco. Merito anche di una difesa blaugrana attentissima a non far debordare Walcott a destra e Fabregas al centro: tra Busquets, Maxwell e, a volte, persino Pedro (che sarebbe sempre una punta), quasi tutti si sacrificano in copertura. Forse troppo, quando è entrato pure Keita.

szczesny sorpresa — A un quarto d'ora dalla fine, più o meno, il Barcellona è pur sempre avanti e il gol del pari nasce da un'azione abbastanza estemporanea: Arshavin per Van Persie in area e sinistro dell'olandese quasi dalla linea di fondo. Valdes è troppo spostato verso il centro e vede finire in rete il tiro secco dell'ex Feyenoord. Portiere colpevole? Eccome. Intanto è 1-1, e inerzia ribaltata. Cinque minuti dopo Messi perde palla nell'area dell'Arsenal e sul contropiede Nasri parte fino alla parte opposta: frenatona e passaggio che taglia l'area su cui arriva Arshavin. Quasi un rigore in movimento per il nuovo entrato, che non sbaglia. Incredibile, ma vero: il Barça è sotto e ci rimane fino al fischio finale nonostante gli ultimi attacchi rabbiosi. Szczesny, portiere dell'Arsenal, non trema, e respinge il tiro a botta sicura di Dani Alves: vuoi vedere che un altro mito che crolla è quello dei Gunners senza un estremo difensore decente? Di sicuro, se vedremo una partita bella anche solo la metà di quella di stasera saremo contentissimi.

Alessandro Ruta
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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